Le diverse tipologie di obiettivo e le sue caratteristiche

Come abbiamo analizzato nei precedenti articoli, l’obiettivo è l’elemento essenziale in fotografia. Viene montato sulla parte anteriore della fotocamera per consentire la formazione di un’immagine per poi proiettarla sull’elemento sensibile, ovvero il sensore. Molti anni fa era la pellicola che costituiva l’elemento sensibile; ma ancora oggi è presente per i più appassionati che rimangono fedeli al fascino della camera oscura. La qualità della fotografia dipende molto dall’obiettivo: il numero di lenti, il vetro utilizzato e la struttura meccanica influiscono sui risultati ottenuti e determinano anche il valore dell’obiettivo. Gli obiettivi possono essere fissi (come quelli delle compatte) o intercambiabili ( quelli delle fotocamere reflex). In questo articolo andremo ad analizzare quali tipologie di obiettivo esistono e le sue caratteristiche.

Caratteristiche obiettivo


Le caratteristiche fondamentali di un obiettivo sono: la luminosità, lunghezza focale e l’angolo di campo.

Analizziamole nel dettaglio:

Luminosità
La luminosità corrisponde alla massima apertura del diaframma che l’obiettivo può raggiungere. Viene indicata nel seguente modo 1: X. X indica il valore di diaframma massimo per l’obiettivo. Ne deriva che un obiettivo con una luminosità di 1: 1,4 lascia passare più luce di un obiettivo 1: 3,5.

Lunghezza focale
La lunghezza focale è la distanza che si viene a creare tra il sensore (o la pellicola) della vostra macchina fotografica e il centro focale dell’obiettivo. Se prendiamo in esame un obiettivo 24-70mm, nel caso dei 24mm significherà che tra il centro focale dell’obiettivo e il sensore ci saranno 24millimetri, ruotando la ghiera principale dell’obiettivo potrete andare a 70 millimetri. All’aumentare della lunghezza focale, si ottiene una vista sempre più ristretta della scena che state osservando.

Se siamo seduti su una panchina con il nostro obiettivo e volessimo fotografare il palazzo di fronte e ruotassimo la ghiera dell’obiettivo a 24 millimetri, riusciremmo ad inquadrare tutto il palazzo. Qualora aumentassimo la lunghezza focale a 70 millimetri, non vedremmo più tutto il palazzo, ma la nostra visuale si restringerà solo ad un gruppo di qualche finestra. Se invece avessimo a disposizione un altro obiettivo più lungo, che arrivi a 200 millimetri, a questa lunghezza focale, pur restando sempre sulla panchina riusciremmo a vedere solo una finestra, e magari vedere anche l’interno della stanza.

Angolo di campo
Indica l’ampiezza della scena riprodotta dall’obiettivo sull’elemento sensibile ed è formata dal centro dell’obiettivo e dai lati della scena fotografata. Varia in funzione della lunghezza focale dell’obiettivo: maggiore nei grandangolari, minore nei teleobiettivi.

Tipologie di obiettivi

Normali. Producono immagini molto simili a quelle percepite dall’occhio umano. Generalmente sono degli obiettivi molto luminosi  che consentono di fotografare in condizioni di luce scarsa.

Grandangolari. Offrono una angolo di ripresa superiore a quello dell’occhio umano e quindi trovano maggiore impiego per fotografie in spazi ristretti o paesaggistiche. Se il soggetto si trova molto vicino genera delle distorsioni.

Sony 35mm F1.4 FE ZA E-mount
Foto 2: Sony 35mm F1.4 FE ZA E-mount

Teleobiettivi. L’angolo di ripresa è inferiore a quello dell’occhio umano; ingrandiscono il soggetto e quindi adatti a riprese da lunga distanza. Si consiglia però l’uso di cavalletti per la ripresa, perché con tempi di esposizione relativamente lenti, le immagini possono risultare mosse.

Foto 3: Nikon 105mm f1.4 E ED

Oltre alla classificazione in base alle caratteristiche e alle tipologie, gli obiettivi possono essere:

Zoom. Sono gli obiettivi capaci di variare la lunghezza focale. Sono i più diffusi ai giorni nostri, sicuramente per la comodità d’uso e per la qualità che hanno raggiunto. Per l’aspetto della comodità il vantaggio pende dalla parte dello zoom. Con uno zoom montato sulla macchina fotografica è come avere dietro tante lunghezze focali diverse. E allora è facile passare da fare una foto vicina a fotografare qualcosa anche di molto distante.

Focale fissa: Le ottiche fisse sono quelle che hanno una sola lunghezza focale.  Ad esempio il 50 mm, ma ne esistono di ogni lunghezza focale. Sia Canon che Nikon hanno una vasta gamma di scelta di questo tipo di obiettivi. Solitamente la qualità di una ottica fissa è superiore rispetto a quella di un obiettivo zoom. Le ottiche fisse hanno uno schema ottico (il numero di lenti utilizzate) che è più semplice rispetto ad un obiettivo zoom. La qualità dell’immagine che arriva al sensore quando fai la foto è migliore, perché la luce passa attraverso un numero minore di lenti. Un vantaggio delle focali fisse è che sono più semplici e immediate da usare. Devi solo regolare la messa a fuoco. L’inquadratura è fissa. Non puoi cambiarla agendo sullo zoom perché non c’è la ghiera di regolazione.

MacroSono progettati per supportare soggetti a distanza ravvicinata rispetto ad un’ottica standard di pari focale.

Fish eye. Sono caratterizzati da un angolo di campo molto elevato (anche 180° e oltre) e forniscono un’immagine molto deformata.

Foto 7: Canon 15mm fisheye

Tipologie di obiettivo e caratteristiche:

Schema semplificativo delle tipologie di obiettivi
Foto 8 : Schema semplificativo delle tipologie di obiettivi

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