La macrofotografia: tecnica e obiettivi da utilizzare

Hai mai visto Bug’s life il cartone animato della Disney Pixar che racconta le disavventure di una formichina che cerca di aiutare la sua colonia dall’attacco delle cavallette? Ti faccio questa domanda perché, la stragrande maggioranza delle macro fotografie hanno come protagonisti i piccoli insetti o dettagli floreali. Ma in realtà la macrofotografia può essere applicata a qualsiasi piccolo oggetto tu voglia come ad esempio la mina di una matita o il dettaglio di un chicco d’uva. L’occhio umano non è in grado di focalizzare oggetti o insetti troppo piccoli o troppo lontani. Quindi per cercare di fotografarli occorre sicuramente molta tecnica e pratica ma anche l’attrezzatura giusta.

Quali sono gli obiettivi giusti che possono essere utilizzati in macrofotografia? Sicuramente il teleobiettivo a focale fissa è l’ideale. Ma perché a focale fissa? Perché le focali fisse sono generalmente più luminose e più nitide.

Che cos’è il Teleobiettivo?

Il teleobiettivo è quell’obiettivo che si utilizza per ingrandire i soggetti in lontananza o estremamente piccoli. Questo accade appunto nella macrofotografia. Spesso non possiamo avvicinarci troppo a piccoli insetti, quindi, per immortalarli in scatti perfetti l’unica soluzione è l’utilizzo del tele.

Ma perché il teleobiettivo riesce ad “avvicinare” i soggetti in lontananza?

Semplice: maggiore è la lunghezza focale di un obiettivo, maggiore sarà l’ingrandimento e minore l’angolo di campo.

Il teleobiettivo come abbiamo già analizzato nei precedenti articoli, può essere:

  • Medio tele: in questa categoria rientrano quegli obiettivi che superano i 50mm e arrivano ad un massimo di 125mm nelle full frame, per le APSC fino a 80mm.
  • Teleobiettivo classico: con riferimento alle full frame parliamo degli obiettivi fra i 150 e 200mm, nelle APSC da sopra gli 80 ai 170.
  • Super tele: obiettivi dai 300mm in su nelle full frame e dai 180 in su nelle APSC.

Caratteristiche del teleobiettivo perché utilizzarlo per la macrofotografia

Angolo di campo

Caratteristica tipica di un teleobiettivo, come abbiamo già detto; è il ridotto angolo di campo (pari o minore ai 30° in base alla lunghezza focale). I teleobiettivi hanno la funzione fondamentale di ingrandire il soggetto in lontananza che viene inquadrato. L’effetto che otteniamo, è diverso da quello che si otterrebbe avvicinandosi al soggetto; questo a causa dei diversi effetti della distorsione prospettica dovuta alla distanza fra soggetto e fotocamera. In pratica, i diversi piani che entrano a far parte dell’inquadratura appaiono più vicini l’uno all’altro di quanto non apparirebbero avvicinandosi (fenomeno definito come “appiattimento dei piani”).

Profondità di campo

I teleobiettivi hanno una limitata profondità di campo. Più lunga è la focale e minore sarà la profondità di campo.  Maggiore è la lunghezza focale della lente e minore sarà la profondità di campo. Quindi ad esempio la profondità di campo sarà maggiore se utilizzo un obiettivo grandangolare (es. 16 mm) rispetto a un teleobiettivo (es. 200 mm).

Tempi di scatto

Quando utilizziamo un teleobiettivo a mano libera può esserci il rischio che la fotografia venga mossa, dato l’ingombro della macchina e del teleobiettivo che generalmente è abbastanza pesante. Per questo motivo è bene utilizzare un treppiede per evitare il rischio del mosso o micromosso. Inoltre un’altra possibilità è ridurre i tempi di scatto. Se stiamo utilizzando un 200mm, il tempo più basso che possiamo usare è 1/200. Perché il tempo di scatto deve essere uguale o inferiore all’inverso della lunghezza focale. Nell’uso dei super teleobiettivi è necessario un supporto o un treppiedi, che dia stabilità alla fotocamera ed eviti il mosso. Alcuni obiettivi però hanno lo stabilizzatore integrato. Questo aiuta a contrastare il micro-movimento e permette di giocare un po’ di più sui tempi di scatto.

Quale obiettivo utilizzare per la macrofotografia?

Come già precisato, per la macrofotografia sono perfetti i teleobiettivi a focale fissa; anche se appartenenti ad una fascia di mercato alta, garantiscono ottimi risultati. Inoltre, se sono macro offrono la possibilità di conseguire un ingrandimento in scala 1:1. Questo garantisce prestazioni superlative.

Che cosa significa ingrandimento in scala 1:1?

Significa che, se per esempio la dimensione reale di un’ape è pari a 1 cm, l’immagine che verrà catturata sul sensore della macchina fotografica avrà almeno le stesse identiche dimensioni. Se prendiamo in esame un sensore full frame di 35mm significa che nella nostra fotografia la nostra ape occuperà quasi tutto lo spazio. Per ottenere tale risultato è impostante cercare di avvicinarsi il più possibile al “soggetto” e utilizzare la messa a fuoco manuale.

Consigli per la macrofotografia

Se sei un appassionato di macrofotografia sarai sicuramente al corrente del fatto che le focali fisse superiori a 100mm sono perfette in questo ambito. E se sono macro ancora meglio. E se sei un professionista del settore ne avrai a disposizione almeno uno se non due. Ma se invece ancora non hai mai sperimentato con la macrofotografia e non te la senti di stressare troppo il tuo portafoglio, non preoccuparti. Per iniziare potresti iniziare a provare con gli obiettivi che già possiedi. Devi sapere che se sei alle prime armi e disponi di un obiettivo standard (come 3:1), non macro, riusciresti comunque a garantire risultati buoni. Quindi anche se non possiedi un obiettivo macro a focale fissa superiore a 100mm, puoi comunque provare con gli obiettivi che già possiedi. Quando poi avrai fatto un po’ di pratica e ti sarai convinto dell’acquisto di un obiettivo macro ne potrai acquistare uno, e ti consiglio di acquistarne uno anche usato in condizioni pari al nuovo. Visita il sito Reflexmania.

Attrezzatura per la macrofotografia

  • Utilizza un cavalletto, perché quando lavori a forte ingrandimenti è facile creare del micromosso, e ciò potrebbe rovinare la tua fotografia.
  • Potresti procurarti anche un cavo per lo scatto a distanza, anche questo utile per evitare il micromosso.
  • Plamp: L’utilizzo del plamp è molto utile in questo ambito. Il plamp è un oggetto a metà fra pinza e cavalletto dotato di un lungo braccio modellabile in cima al quale è posizionata una sorta di molletta. Il plamp in macrofotografia serve a posizionare la macchina fotografica in molteplici posizioni che a noi risulterebbero molto scomode. Ad esempio se dovessimo posizionare la fotocamera vicino al suolo per immortalare una farfalla che si posa su un fiore sarebbe molto scomodo. Per questo motivo il plamp è molto utile. E’ sufficiente agganciarlo al cavalletto della fotocamera e regolarlo all’altezza desiderata.
  • Un ulteriore strumento che potrebbe tornare utile nel kit del perfetto fotografo macro, è il ring flash. È un dispositivo circolare che si avvita all’obiettivo sfruttando l’attacco per i filtri e consente di illuminare la scena in maniera avvolgente e uniforme, eliminando qualsiasi ombra dal set.

Consigli utili per la macrofotografia

  • Scegli sempre la Modalità Manuale (M) o quella Priorità di Diaframma o di Apertura (A o Av) per poter impostare la messa a fuoco e l’apertura del diaframma, il parametro fondamentale, lasciando alla macchina fotografica il compito di calcolare gli altri parametri.
  • L’apertura del diaframma influenza la profondità di campo. Quanto minore la vorrai più dovrà essere aperto il diaframma. Mentre se desideri una maggior parte del soggetto a fuoco devi chiuderlo il più possibile. Ricorda che lo sfondo deve essere più neutrale e sfocato possibile, perché il soggetto fotografato deve essere il protagonista dello scatto.
  • Per quanto riguarda invece il tempo di esposizione, tutto dipende dal soggetto che hai scelto di fotografare. Nel caso di insetti o farfalle che per esempio si muovono sopra un fiore, dovrai preferire tempi più rapidi per riuscire a “congelare” i movimenti quasi impercettibili che questi insetti sono soliti eseguire.
  • Gli ISO, di solito, variano tra 100 e 500, a seconda della location scelta per lo scatto. Come sempre, più bassi sono meno rumore digitale avrai.

Macrofotografia per noifiti

E’ chiaro che per quanto riguarda la macrofotografia del megaminimondo di bug’s life di cui ti parlavo prima, se non hai mai avuto modo di cimentartici, occorre tantissima pratica e studio, non solo nel campo fotografico ma anche delle specie animali che vorresti fotografare. Ognuna di esse ha abitudini e caratteristiche differenti, quindi è davvero difficile inizialmente ma con molta costanza vedrai che riuscirai nel tuo intento!

La macrofotografia, come dicevo in precedenza, non è limitata solamente a fiori o insetti, ma puoi fotografare qualsiasi cosa tu abbia a casa purché sia piccola. Per fare pratica, individua qualche oggetto interessante che hai a casaprendilo e posizionalo su un set improvvisato e comincia a fare qualche macro ricercando prospettive ed inquadrature inconsuete.

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